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Lavori Agronomia Urbana

DECRETO 10 MARZO 2020 Criteri ambientali minimi per il servizio di gestione del verde pubblico e la fornitura di prodotti per la cura del verde.

“I residui organici generati da interventi di manutenzione ordinaria delle aree verdi quali sfalci e potature, devono essere preferibilmente compostati in loco o cippati «in situ» e, ove tecnicamente possibile, utilizzati come pacciame nelle aree idonee (…) Qualora le attività suddette non possano essere svolte interamente nelle aree verdi gestite nell’ambito del contratto, le eccedenze di tali materiali organici devono essere compostate all’interno dei terreni di proprietà della ditta appaltatrice, se disponibili, o in impianti autorizzati, oppure, ove abbiano le caratteristiche fisiche adeguate, devono essere recuperate in microfiliere per la realizzazione di arredi”

Vantaggi del reimpiego in sito delle ramaglie verdi triturate (il cosiddetto “cippato”), come sottoprodotto delle potature:

  • Evita la produzione di ciò che per legge è considerato rifiuto urbano se non viene reimpiegato
  • Derivando da ramaglie verdi (indicativamente diametro < 7 cm) e preferibilmente di latifoglie la ramaglia sminuzzata (detta “cippato”) ha un contenuto equilibrato di elementi ed un C/N non troppo elevato, quindi stimola l’attività biologica nel suolo contribuendo al ciclo dell’umificazione
  • Migliora il contenuto di sostanza organica e quindi la struttura del suolo
  • Migliora la biodiversità nel suolo , stimola le micorrize e quindi contribuisce a limitare anche patogeni e danni da siccità
  • Fungendo da strato pacciamante migliora l’umidità del suolo, regola la temperatura, riduce i danni da calpestio; se steso sopra le foglie, il “cippato” contribuisce a mantenerle in posizione favorendone l’umificazione
  • Rilasciando cippato in loco si evitano anche: il transito di mezzi di trasporto sul terreno, input energetici ed emissioni per il trasporto
  • sostituisce il prato dove quest’ultimo non si insedia efficacemente (a causa dell’ombreggiamento) e dove le lavorazioni e la semina danneggerebbero le radici degli alberi