A differenza di sistemi naturali, la “foresta urbana” non è in grado di auto-mantenersi, ma ha bisogno dell’intervento dell’uomo, a causa dell’ambiente ostile in cui si trova.
Non si può impostare un programma di gestione della “foresta urbana” indipendentemente dalla gente che ci vive, sia perché le attività umane sono spesso in conflitto con il verde, sia perché un buon modello di gestione sostenibile e le relative politiche attuative necessitano del sostegno e dell’attivo coinvolgimento della popolazione.
La scelta di pianificare, progettare, realizzare e mantenere spazi verdi con criteri di “gestione sostenibile” deve essere condivisa con le comunità locali, per renderle partecipi di una visione complessiva sugli obiettivi prefissati e sulle modalità per raggiungerli. Oltretutto gran parte del verde urbano è situato su proprietà privata: non è quindi pensabile un modello di sostenibilità che non coinvolga direttamente i cittadini.
Per consentire un’adeguata partecipazione della cittadinanza ed una sua attiva adesione ai programmi di rigenerazione e miglioramento dell’ambiente urbano, è necessario attivare anche adeguati programmi di informazione e di diffusione della conoscenza.